lunedì 4 agosto 2014

Ogni lingua ha un suo silenzio, de Claudia Firino.

Una chida a oe est essidu in s'Unione Sarda un'artìculu de s'assessora regionale a sa cultura:
est unu primu sinnale chi netzèssitat però de àteros elementos pro cumprèndere cale sorte at a tocare a su sardu e a totus sos àmbitos chi lu pertocant.

Leghe su testu de s'assessora, dae S'Unione Sarda de su 28/07/2014:



Da mesi sento forte la pressione su un tema particolarmente sentito e delicato allo stesso tempo.

 Il bisogno di affinare le mie conoscenze - sinceramente, ma forse incautamente espresso - ha generato incomprensibili e ingiustificati giudizi sui miei progetti nel campo delle politiche linguistiche. Ho ritenuto opportuno valutare e verificare lo stato dell'arte di una situazione che da tempo vive nel conflitto tra le diverse anime del movimento linguistico. Conflitto reso più aspro a seguito della decadenza - a termini di legge - del Direttore del servizio Lingua sarda. E non ho invece ritenuto opportuno intervenire nel dibattito accademico, che vede giustamente coinvolti esperti e intellettuali. L'identità della nostra Regione e in particolare le peculiarità che ne hanno determinato l'Autonomia devono essere rafforzate sia attraverso gli strumenti normativi in vigore, sia attraverso nuovi provvedimenti legislativi che ne migliorino l'efficacia. Tra questi meritano attenzione e impegno il riconoscimento, la tutela, la promozione, la valorizzazione della lingua sarda, anche attraverso uno standard ortografico che ne agevoli l'uso e la diffusione, nel rispetto delle varianti parlate. Accanto all'aspetto ideologico, legato al comune senso di appartenenza che la lingua alimenta in una comunità, mi preme sottolineare le implicazioni politiche nell'Unione Europea, impegnata da tempo in interventi di valorizzazione e tutela delle minoranze linguistiche. Per garantire alla Lingua sarda un futuro si deve puntare sul potenziamento della progettualità nelle scuole, al fine di garantire la continuità didattica della sperimentazione e valutarne i risultati alla fine di un intero ciclo scolastico. Sarà inoltre necessario attivare sinergie positive tra le amministrazioni, i mass media, le scuole e le famiglie per rafforzare il processo di “normalizzazione” della lingua come patrimonio culturale di ogni individuo.




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